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Esperienze

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L’ultima volta che ho partecipato a un evento sociale degno di questo nome è accaduto l’estate scorsa, facendo la fila all’entrata della piscina comunale per aggiudicarmi la mia ora d’acqua (equivalente natatorio di quella d’aria carceraria) prima di fiondarmi a lavorare per il turno di metà mattina.

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«La solitudine non è mica una follia. È indispensabile per star bene in compagnia». La solitudine può avere sia aspetti positivi che negativi nell’esistenza di un uomo, dipende da noi, dallo stato d’animo, da ciò che ci accade nel corso della vita.

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La solitudine, che brutta parola! Chi non ha paura di rimanere solo o di sentirsi solo? Chi non ha mai provato questa sensazione almeno una volta? Quello che mi chiedo è se bisogna per forza vedere la solitudine come un qualcosa di negativo.

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Non ho mai pensato di “resistere”, di essere resistente nei confronti della vita. Non ho mai pensato di avere coraggio e forza per affrontare le avversità, fin quando non ho vissuto situazioni che mi hanno portato in maniera del tutto naturale a combatterle.

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Quando ero bambina, in un momento dell’anno che non saprei collocare con esattezza sul calendario, ma che ruotava di certo intorno al mese di luglio, arrivava sulla nostra tavola “la minestrina”, che la mia mamma impiattava con la soddisfazione di chi sa che sta per gustare qualcosa di molto buono e la fierezza di chi è consapevole di aver assolto il proprio compito nella tutela delle antiche tradizioni.

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#FuturoInCorso è un’esperienza di riflessione civica nell’ambito dei corsi delle aree didattiche di Scienze della Comunicazione e di Scienze Politiche del Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione dell’Università di Salerno.

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Se devo pensare ai momenti più significativi, in occasione dei quali ho avuto modo di vivere e di osservare esperienze di condivisione che avevano come caratteristica peculiare il soddisfacimento di bisogni sociali, non posso fare a meno di riandare a quelli legati al terremoto del 23 Novembre dell’80, che ho vissuto con grande passione e coinvolgimento emotivo.

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Da circa 20 anni, è attivo a Nocera Inferiore un punto di economia solidale e consumo critico, la Bottega Tutta n’ata storia. Come tutte le realtà di economia solidale, anche Tutta n’ata storia cerca di essere crocevia di diverse e molteplici esperienze: dal commercio equo e solidale al consumo critico di prodotti bio locali, da esperienze di autoconsumo e auto-produzione alla finanza etica, dal boicottaggio delle multinazionali ai gruppi di acquisto solidali.

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Fin da piccola mi rendevo conto della necessità di sentirmi parte di una comunità, quella delle persone che frequentavo e avevo l’impulso di condividere, vale a dire volevo attivamente far parte di quella comunità. Negli anni niente è cambiato. La vita è stata generosa con me, mettendomi spesso di fronte a scelte importanti, e posso affermare con una certa fierezza che per lo più mi sono orientata seguendo ciò in cui credevo, nonostante così facendo mi esponessi a dei rischi. Ho ritenuto prioritarie integrità, salute, umanità rispetto a qualsiasi altra considerazione.