Il tema del prendersi cura, per noi che lavoriamo in Fondazione Sinapsi, nel settore del sociale, è un argomento quotidiano. Tutti i giorni, infatti ci troviamo a gestire — e produrre — valore immateriale: lavoriamo con le persone, per le persone. Nelle diverse storie di vita delle persone che raccogliamo quotidianamente, emergono, in gran parte irrisolte, voci che richiedono di essere ascoltate, spinte che vogliono aumentare la possibilità di partecipazione reale alla formulazione e implementazione delle politiche che toccano la vita di tutti i cittadini. È necessaria una riflessione sul tema de “La cura” per coltivare l’umano in un’ottica di relazione amorevole, lontana da pietismi caritatevoli. In accordo con Treccani, la cura è un’attenzione costante, che impegna sia il pensiero sia le attività, dedicata a un lavoro, a una passione, agli affetti, ma non solo: cura è anche il riguardo e la cautela che si rivolgono alla custodia di qualcosa di prezioso, nell’insieme delle premure che si usano nei confronti di persone di cui si è responsabili, l’attività che serve a gestire qualcosa in modo efficace, o, in senso concreto, l’oggetto delle proprie attenzioni, del proprio attaccamento. In senso più ristretto, la parola indica tutto ciò che serve a migliorare le condizioni di salute, una cura può quindi essere l’uso di un rimedio da parte di un malato o anche la prestazione di un medico.

Questi e molti altri punti di vista saranno sviluppati nel numero 30 di Orione, La cura.