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Orione 11 - Il cinema

Il cinema è da sempre mezzo privilegiato di comunicazione di storie, emozioni, sentimenti.

Vediamo la narrazione sul grande schermo come una possibilità di racconto e di identificazione. Il cinema è per noi visione del mondo: si cala profondamente in un dialogo con il suo tempo e ne reinterpreta in maniera profonda le dinamiche; il suo potere è quello di trasportarci in una dimensione altra come se fosse la realtà.

Ci affezioniamo talmente ai personaggi che le loro azioni non sono altro da noi: l’empatia che il grande schermo attiva nello spettatore non è meramente emozionale, ma anche fisica, al punto da far teorizzare una sorta di simulazione incarnata (Gallese – Guerra, 2015), «un meccanismo funzionale di base del nostro cervello grazie al quale riusiamo parte delle risorse neurali che normalmente utilizziamo con il mondo, modellando i rapporti e le relazioni che con esso stabiliamo, mettendole al servizio della sua percezione e immaginazione, fornendo un contributo importante alla teoria della ricezione del film».

E così tra le pagine di questo numero troverete molti contributi importanti, partendo dall’intervista al regista Fulvio Iannucci, snoccioliamo il tema del cinema e della diversità grazie agli Autori che hanno contribuito alla ricchezza del numero undici di Orione: il ricercatore in media education presso il Politecnico di Milano Aldo Torrebruno, il regista Valerio D’Ambrosio, lo psichiatra e giornalista Ignazio Senatore, la psicologa e psicoterapeuta Raffaella Carrera, il docente di storia del cinema Roberto della Torre, l’esperto in didattica multimediale Paolo Beneventi, il nostro redattore Marco Crespi, il collega direttore di Film Tv Giulio Sangiorgio, il direttore artistico del Marano ragazzi Spot Festival Rosario D’Uonno, la segretaria generale del Festival Handifilm di Rabat Alessandra Braghini, la collega giornalista Marcella Cerciello e il presidente della Fondazione Sinapsi Attilio Sofia.
Buona lettura!