Su proposta della dottoressa Maddalena Illario, che guida il gruppo Promis (PROgramma Mattone Internazionale Salute — Promuove la Sanità delle Regioni in Europa e nel Mondo altresì l’Europa e il Mondo nei Sistemi Sanitari delle Regioni italiane, nel quadro di una collaborazione sinergica con il Sistema Paese), abbiamo pensato di dedicare questo numero di Orione al tema della Partecipazione. Partendo dalla partecipazione delle persone nell’ambito sanitario, trasformandole quindi in attive nella relazione medico-paziente e non più in destinatari passivi delle decisioni sul loro stesso destino, toccheremo vari aspetti del partecipare. Partecipazione non è ne più ne meno dell’essere presenti a un qualsiasi avvenimento che interessi una cerchia più o meno ampia di persone. La spinta che induce un individuo a partecipare è il manifestarsi di un interesse, se non manifestazione e riconoscimento addirittura identitario. È il caso, ad esempio di grandi gruppi organizzati più o meno informali: ci vengono in mente i gruppi di tifosi che occupano le curve, le persone che partecipano alle manifestazioni, i tavoli di concertazione o i partiti politice. E con la proliferazione dei social come dimenticare la partecipazione nel dibattito relativo a qualsiasi argomento, da parte di chiunque abbia accesso agli stessi? Ci sarebbe da aprire una riflessione su quanto questa forma di partecipazione sia effettiva o solo un’illusione. In periodo di pandemia abbiamo assistito alla diffusione di metodologie informatiche e virtuali che hanno provato, in parte riuscendoci, a non abbassare il livello di partecipazione alla vita lavorativa, scolastica nonostante le restrizioni. Cosa si perdeva e cosa si guadagnava in termini relazionali diffondendo nuove modalità relazionali e partecipative? Questi e molti altri punti di vista saranno sviluppati nel numero 27 di Orione, Partecipazione.