In questo numero di Orione gli autori hanno approfondito il tema del viaggio, declinato nel mondo della disabilità e nella fattispecie della disabilità visiva. Il viaggio inteso come esperienza turistica: che vuol dire viaggiare dal punto di vista di una persona con disabilità visiva? Quali esperienze, come lo vive e quali sono i punti cruciali della fase esplorativa? Il viaggio inteso come esplorazione dei paesaggi interiori: alla ricerca di una geografia dell’anima, dove si parte da una meta conosciuta e si giunge in un luogo inesplorato, alla ricerca di un’interiorità mobile e non fissa, in continua crescita ed evoluzione. Il viaggio come metafora di vita: spostamento da un luogo ad un altro, luogo fisico e immaginario, ove non ci siano dogane e passaporti ma nuove vie da percorrere con la curiosità della scoperta, arricchimento nella diversità del nuovo. Inoltre il viaggio nel mondo della disabilità. Dal momento in cui si parte, amara la scoperta, la diagnosi e i confronti medici, le varie tappe delle terapie, delle proposte, delle soluzioni… fino al momento di arrivo: momento della risoluzione interiore in cui vi è l’accettazione e la comprensione della disabilità e delle dinamiche ad essa legate.
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