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Una foto del Museo Eidos

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Costruire il pensiero visivo

9 Gennaio 2023
Introdurre il numero sulla partecipazione mi sembra assai facile se, per esempio e per idea, penso al Museo Eidos, che proprio in questi giorni compie un anno di attività.
Una foto del Museo Eidos

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Costruire il pensiero visivo

9 Gennaio 2023
Introdurre il numero sulla partecipazione mi sembra assai facile se, per esempio e per idea, penso al Museo Eidos, che proprio in questi giorni compie un anno di attività.

NOTE

1 Cfr. Nicola Zingarelli: Vocabolario della lingua italiana — 2001

2 Cfr. Touring Club Italiano: Capire l’Italia: I musei — 1980

3 Le opere del Museo Eidos sono organizzate in diadi: parole che in apparenza sembrano opposte e contrarie, ma in realtà sono complementari e universali. Le opere e le corrispondenti diadi del Museo Eidos sono le seguenti. Bassorilievi prospettici in gesso alabastrino: diade laicità e sacralità con le opere Madonna del ricamo di Vitale da Bologna, Affetti di Giacomo Balla; evidenza e dissolvenza con le opere Annunciata di Antonello da Messina e Allegoria della prudenza di Tiziano Vecellio; per la diade espressione ed emozioneUltima cena di Leonardo e Atalanta e Ippomene di Guido Reni; la diade permanenza e impermanenza è rappresentata da La grande onda di Hokusai e da La nascita di Venere del Botticelli; per la diade dinamismo e stasi invece sono state scelte le opere Cavallo Morel favorito di Giulio Romano e aiuti e da San Giorgio e il drago di Vitale da Bologna. Le riproduzioni scultoree rappresentano ordine e alterità con le teste di Apollo e Dioniso e il maschile e femminile con Elettra e Oreste, emblema dell’universo tutto.

PER APPROFONDIRE

Rudolf Arnheim: Il pensiero visivo — Einaudi — 1974

Rudolf Arnheim: L’immagine e le parole — Mimesis — 2007

PER VISITARE IL MUSEO EIDOS

per citare questo articolo

Gabriella Sorrentino:

Costruire il pensiero visivo,

n. 27 - Partecipazione,

gennaio-aprile 2023

ISSN 2611-0210 Orione Cartaceo; ISSN 2611-2833 Orione online in formato accessibile

In questo numero

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Interrogare il tema posto da Orione ha una sua prima complessità: evitare l’ovvio. L’Ovvio che di per sé, nella sua generica in-significanza di affermazioni ripetute come un refrain, è l’opposto di quanto è nelle intenzioni della redazione della rivista: dare/ridare al concetto di partecipazione una centralità di significato operativo e di solidarietà.