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Osserviamo e definiamo ogni cosa in termini di colore e di forma. Gli oggetti acquistano forma e colore attraverso la luce. Pertanto, il colore è una caratteristica identitaria di ogni materia, nel momento in cui questa incontra la luce.
Sociologo — Docente in Gestione dei Servizi Sociali, Università Suor Orsola Benincasa
Osserviamo e definiamo ogni cosa in termini di colore e di forma. Gli oggetti acquistano forma e colore attraverso la luce. Pertanto, il colore è una caratteristica identitaria di ogni materia, nel momento in cui questa incontra la luce.
Il pensiero magico si presta a una molteplicità di letture, alcune molto negative, altre molto positive, altre ambivalenti.
Un sabato sera di metà settembre sono andato ad ascoltare un concerto di cori polifonici. Sono stato sempre affascinato dai cori. Da quest’insieme di singole voci che nella reciproca autonomia si fondono in un’unica voce, molto più forte, che diventa canto.
In una villetta di Campoformio, in provincia di Udine, qualche mese fa, sono stati ritrovati i corpi mummificati di due anziani, probabilmente deceduti per una fuga di gas. Erano morti da almeno sei mesi ma nessuno si era accorto di nulla.
Ho frequentato posti dove mi aspettavo di trovare la bellezza ma non sempre l’ho trovata. In qualche circostanza, viceversa, l’ho incontrata in luoghi dove mai avrei pensato di incontrarla.
Resistere serve a qualcosa? O come afferma Walter Siti nel suo romanzo vincitore del premio Strega 2013, “resistere non serve a niente”? Quando si parla di resistenze, il primo pensiero non può non andare alla Resistenza con la erre maiuscola.
Siamo corpi che vivono di energie che acquisiamo mangiando e bevendo: l’alimentazione è innanzitutto una necessità fisiologica.
Madre natura ha dato vita all’umano differenziandolo in due fondamentali caratteri sessuali dalla cui combinazione si origina il processo di riproduzione.
La pratica della condivisione è all’origine del processo di civilizzazione e rappresenta il fondamento di ogni forma di socialità. (cfr. Rutger Bregman: Una nuova storia, non cinica dell’umanità, Feltrinelli — 2020)
La periferia è quella parte di territorio che si colloca ai margini del centro. La dialettica centro-periferia ha disegnato le città che conosciamo e la maggiore o minore distanza dal centro ha definito le gerarchie del potere politico, economico e spirituale. Le relazioni economiche hanno definito storicamente il disegno urbano e la dialettica tra centro e periferia.
Se misuriamo la nostra vita con il metro dei millenni e alzando gli occhi al cielo immaginiamo la distanza che ci separa dalle stelle, riusciamo meglio a percepire come il battito d’ali di una vita è solo un attimo di luce nel buio dell’eternità.
Forse in questo nuovo secolo non assisteremo alla fine del lavoro ma sicuramente vedremo la fine del lavoro come lo abbiamo conosciuto nel secolo scorso. Il lavoro a tempo pieno e indeterminato, ben pagato, fonte di stabilità, di inclusione sociale e di sicurezza, tipico dei nostri sistemi di welfare, che ha caratterizzato tutti gli stati a economia avanzata dell’Occidente nella seconda metà del Novecento, sta già progressivamente riducendosi cedendo il passo a nuove forme di lavoro, caratterizzate da elevata flessibilità e precarietà.
La Madre Terra da un bel po’ di anni non è più la stessa. Ha una certa età — circa quattro miliardi e mezzo di anni — quindi un qualche acciacco è più che naturale. Ma negli ultimi diecimila anni, uno dei suoi figli più intraprendenti si è impegnato molto, consapevolmente o inconsapevolmente, per incrementare i suoi acciacchi fin quasi ad ammazzarla.
Quando le cose si mettono male, invece di rimboccarsi le maniche per provare a risalire la china, ci si mette in attesa del “Salvatore” e il “Salvatore” è sempre un eroe o un santo.
Ogni cosa è illuminata è un film del regista, attore e sceneggiatore americano Liev Schrieber, tratto dall’omonimo, bellissimo, romanzo dello scrittore americano Jonathan Safran Foer che narra il viaggio in Ucraina di un giovane studente americano, che porta il nome dello scrittore, alla ricerca della donna, che oltre mezzo secolo prima aveva salvato il nonno nascondendolo ai nazisti.
La maschera esercita un significato, potremmo dire esiste, solo in rapporto a un determinato ordine sociale, sia che lo rafforzi sia che lo contesti. Esiste cioè solo dentro una relazione sociale.
La popolazione italiana residente al 31 dicembre 2016, secondo quanto riportato dal rapporto ISTAT 2017 sulla popolazione e le famiglie, è pari a 60.589.445 unità (29.445.741 maschi e 31.143.704 femmine), con un decremento rispetto al 31 dicembre 2015, di 76.000 unità.
L’idea di abitare rimanda a uno spazio o a un luogo, fisico e/o mentale nel quale si risiede più o meno stabilmente.
«Sei seduto in un caffè che ti è stato raccomandato da un algoritmo, a un tavolo che è stato tagliato da una fresa Cnc; paghi la tua consumazione con criptovaluta, e lo fai toccando il registratore di cassa con il tuo smartphone; dalla strada filtrano le voci di bambini intenti in un gioco di realtà aumentata.
Le civiltà nascono delimitando un confine e muoiono quando non sono più in grado di valicarlo. Un confine delimita un’identità che è fatta quasi sempre di uno spazio, una lingua, una storia, culture e costumi comuni.
Il mondo della disabilità è vasto e molteplice, un universo che comprende una miriade di tipologie di disabilità tra di loro profondamente differenti,