Gabriella Sorrentino
Direttore responsabile Orione
Designer della comunicazione
Sono designer e giornalista: il mio lavoro consiste nel progettare cose che funzionino, bilanciando i contenuti tra forme e parole. Ci vogliono passione, amore e… magia. Mi piacciono le parole, il loro corretto utilizzo per la narrazione di storie e significati — scegliere cosa dire e come è una grande responsabilità: la sintesi è una sfida impegnativa. I colori, le geometrie, le forme, la tipografia, le emozioni che suscitano, mi incantano. Ho una formazione umanistica e credo in un’economia utopica, fondata su valori sociali, relazionali, di reciprocità e di scambio, sulle rivalutazioni territoriali e sul recupero delle tradizioni. Vedo nelle innovazioni una possibilità per migliorare i processi di sviluppo delle relazioni e delle comunità. La semplificazione è il valore che mi guida nel mio lavoro: credo che il design — la progettazione — aiuti le persone a orientarsi nella complessità.
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Ho sempre creduto che fermezza e intransigenza fossero indice di forza e carattere e di conseguenza per anni mi sono arrovellata sul decidere da che parte stare: bianchi o neri?
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Il pensiero magico è, per Daniele Novara, «un espediente cognitivo eccezionale che i bambini hanno a disposizione per riuscire a vivere in un mondo troppo diverso, troppo grande e incomprensibile per loro».
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Introdurre il numero sulla partecipazione mi sembra assai facile se, per esempio e per idea, penso al Museo Eidos, che proprio in questi giorni compie un anno di attività.
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In Preludio a un bacio di Tony Laudadio, Emanuele racconta in prima persona la sua storia dolcissima, complicata e anche un po’ surreale. Emanuele è un barbone, un musicista solo che, per mantenersi, suona agli angoli delle strade, facendo innamorare i passanti della sua musica.
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Per chi progetta cose, dall’architetto che progetta case a chi, come me, progetta la comunicazione, il concetto di bellezza è indissolubilmente legato a quello di funzione d’uso: se una cosa funziona e raggiunge l’obiettivo per cui è stata pensata, allora è bella.
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Posso resistere a tutto tranne che alle tentazioni, diceva Oscar Wilde.
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Nella mia famiglia cibo, alimentazione e nutrimento sono una cosa assai complicata. Nel momento in cui, tutti insieme o solo in parte, ci sediamo a tavola, vivo i momenti più delicati della mia esistenza.
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Orione è da sempre una rivista impegnata sul tema delle diversità, con l’obiettivo di fare cultura per scardinare convinzioni, stereotipi e pregiudizi, e insieme creare e percorrere una strada che porti all’inclusione di ogni persona.
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Intervista a Peppe Barra — Figlio d’arte classe 1944, attore e cantante, Peppe Barra rappresenta un forziere di napoletanità tra rottura e innovazione, anticonformista e poliedrico.
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Paul Watzlawick nel suo prezioso Pragmatica della comunicazione umana teorizza, forse per la prima volta con una metodologia scientifica, una serie di assiomi che descrivono proprietà tipiche della comunicazione aventi importanti implicazioni relazionali. L’assunto iniziale è che comunque ci si sforzi, non si può non comunicare, implicando livelli comunicativi non solo di contenuto ma anche di relazione.
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Sin dagli anni del dopoguerra, le narrazioni di Rossellini, Visconti, De Sica, Germi e altri autori del neorealismo, non ultimi Fellini e Pasolini, documentando la realtà, hanno contribuito a costruire l’immaginario delle periferie che ha assunto un aspetto peculiare.
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Intervista a Carlo Ratti. Il suo nome compare tra i Names You Need to Know di Forbes e i Best & Brightest dell’Esquire. È nella lista delle 50 persone che cambieranno il mondo secondo Wired e tra i 50 designer più influenti in America secondo Fast Company, oltre a essere anche tra i 60 innovators shaping our creative future per Thames & Hudson.
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Ho più volte provato a scrivere e riscrivere questo editoriale per il numero sul sogno e ogni volta ho ricominciato daccapo: quando abbiamo progettato questo numero di Orione eravamo ben lontani dalla pandemia da Covid-19 e la vita scorreva — anzi correva — come al solito.
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Hanno vinto medaglie di bronzo, argento e oro ai mondiali di Londra nel 2017 e agli europei di Grosseto del 2016, vantano record nazionali e una serie di molti altri premi, sempre presenti in competizioni nazionali, europee e internazionali.
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Era il 1970 quando, sullo sfondo delle note di Working class hero di John Lennon, usciva la legge n. 300/1970, conosciuta anche come Statuto dei lavoratori, recante «Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell’attività sindacale dei luoghi di lavoro e norme sul collocamento».
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Cesare Moreno è presidente dell’associazione senza scopo di lucro Maestri di Strada, con sede a Napoli.
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La barriera corallina è morta. Abbiamo esaurito le risorse a nostra disposizione. La calotta polare si è sciolta, a causa del surriscaldamento globale (di cui industrie e abitudini alimentari carnivore sono la principale causa).
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Mi viene in mente il mio odiato professore del liceo — pace all’anima sua — e tutte le ore trascorse in quel corridoio pieno di spifferi per sottrarmi alla sua nauseante presenza.
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«L’importante è non confondere me con Savastano»: è la prima frase che mi rivolge, in tono fermo e deciso, quasi severo, ottenendo così ovviamente l’effetto contrario.
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«Il volto è la nostra identità. Alle vittime di un incendio non basta salvarsi la vita: hanno bisogno di avere un volto, anche se è quello di un morto. Un volto con lineamenti, per poter fare cenni.»
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«Come spiega magistralmente lo psichiatra statunitense Daniel J. Siegel, la nostra mente si plasma attraverso le emozioni e quindi attraverso la relazione tra le persone e con l’ambiente che ci circonda»
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Era molto tempo che seguivo le sue tracce. Non riuscivo a beccarlo: sfuggente, in ogni luogo eppure mai così vicino da potergli parlare.
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Giornalista, scrittrice e politica italiana, Giuliana Sgrena, classe 1948, è la testimone perfetta per raccontare il confine.
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«A chi appartieni?» È una domanda che qui al Sud ti fanno le persone più grandi quando le incontri per la prima volta, nei paesini di provincia, per capire da quale famiglia vieni, di chi sei figlio, come se il tuo cognome dicesse loro chi sei.
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Primo docente in Italia ad insegnare Tecniche della comunicazione pubblicitaria, autore televisivo, copywriter e regista, Fulvio Iannucci rappresenta una voce importante sul territorio non solo napoletano e campano, ma anche nazionale.
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Il dottor Alberto Pellai è psicoterapeuta dell’età evolutiva e ricercatore all’università di Milano,
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Qual è l’impatto delle tecnologie legate ai social media sulle nuove generazioni?
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Mi faccio coraggio, le scrivo un messaggio su Facebook, perché non riesco a trovare la sua mail privata.
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Sedici i titoli mondiali vinti per lo sci nautico. Cinque le medaglie d’oro vinte nelle ultime edizioni dei mondiali di sci nautico. Tre gli anni che aveva quando ha iniziato a nuotare. Dodici gli anni che aveva quando ha vinto il primo argento in una competizione internazionale.