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Cielo stellato

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Le nostre anime di notte

1 Settembre 2022
Insopportabile è il senso di solitudine, quando ci si trova soli ad ascoltare il silenzio della propria casa.
Cielo stellato

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Le nostre anime di notte

1 Settembre 2022
Insopportabile è il senso di solitudine, quando ci si trova soli ad ascoltare il silenzio della propria casa.

Invano cerchi una voce, ma il silenzio non ha voce, tendi una mano, ma la notte non ha un corpo, cerchi le parole, ma la malinconia dei pensieri si condivide solo con le mute pareti di una stanza vuota. Tutto diventa silente quando il filo di una unione che sembrava eterna, si spezza all’improvviso, tutto si svuota di quella materia che riempie le nostre vite, colmandole di una solitudine che non ha più forma. Si entra in un tempo senza fine, si sprofonda nel buio della notte, ma persiste la memoria della luce dell’alba che domani riprenderà con il ricordo del sole. A volte, ci si può stupire di quello che si riesce a fare, se solo si avesse la consapevolezza di volerlo fare. Si accorciano le distanze tra due anime quasi sconosciute, le quali si avvicinano nella notte con la sola musica delle loro parole. Sonorità che nell’oscurità conforta, unisce e racconta, attende, osserva, ascolta ogni storia, fatta di amori e di dolori, di vite infrante e di vite vissute, di vite felici e di vite infelici, di vite silenti e di vite che attendono di essere condivise. Gli anni, il tempo, l’età che avanza, innalzano barriere invalicabili, muri che ci separano da pregiudizi vani e inutili. Preconcetti che ci consumano e che inceneriscono l’anima, senza produrre nessun calore. Calore amico, che brucia in quell’abbandono all’essere soli, che abbatte i muri della superflua stupidità, prendendo tra le mani le altrui mani e ripercorrendo insieme quel viaggio interrotto, sollevarsi su quei gradini, fino alla fine dei propri giorni, nella luce delle stelle e nel silenzio della notte. Lieve è il peso di due anime, spiritualità immersa tre le parole e i ricordi, nei rancori di due vite legate ai loro corpi sconosciuti, masse estranee che tali rimarranno nelle notti in cui le loro voci si incontreranno. Magari in un passato a cui tutti apparteniamo, con le nostre storie da raccontare, magari al buio, magari vicino, in un letto avvolti tra le coperte e non tra le fredde lenzuola dalla triste e precludente solitudine, aspettando che arrivi presto un altro giorno, da donare insieme alla vita.

La copertina del libro Le nostre anime di notte di Kent Haruf
La copertina del libro Le nostre anime di notte di Kent Haruf

per citare questo articolo

Giuseppe Carucci:

Le nostre anime di notte,

n. 26 - Solitudini,

settembre-dicembre 2022

ISSN 2611-0210 Orione Cartaceo; ISSN 2611-2833 Orione online in formato accessibile

In questo numero

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In Preludio a un bacio di Tony Laudadio, Emanuele racconta in prima persona la sua storia dolcissima, complicata e anche un po’ surreale. Emanuele è un barbone, un musicista solo che, per mantenersi, suona agli angoli delle strade, facendo innamorare i passanti della sua musica.

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Quando la solitudine non farà più rima con marginalità sociale, etnica, culturale, economica, politica vivremo in una dimensione sana, dove saremo in grado di apprezzare la faccia buona della solitudine. Quella che si traduce in un tempo privato ed estremamente prezioso per ogni singolo essere umano.