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Dettaglio di Copertina del numero 23 di Orione, Nutrimento. Omaggio a Dante Alighieri, illustrazione di Bruna Pallante

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Alimentare futuro

2 Agosto 2021
Nutrire adeguatamente donne e uomini nella loro fase di costituzione fisica e mentale significa nutrire adeguatamente il futuro. All’inizio del secolo Ventunesimo bisogna ancora dover ribadire un presupposto fondamentale. Ma bisogna immaginarsi Sisifo felice.
Dettaglio di Copertina del numero 23 di Orione, Nutrimento. Omaggio a Dante Alighieri, illustrazione di Bruna Pallante

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Alimentare futuro

2 Agosto 2021
Nutrire adeguatamente donne e uomini nella loro fase di costituzione fisica e mentale significa nutrire adeguatamente il futuro. All’inizio del secolo Ventunesimo bisogna ancora dover ribadire un presupposto fondamentale. Ma bisogna immaginarsi Sisifo felice.

 Cosa significa adeguatamente? Significa che ci sono delle abitudini, come quella a frutta e verdura e giusta idratazione, a cui i genitori non possono esimersi di avviare i figli in tenera età. Significa garantire a buona parte del mondo gli introiti minimi di nutrienti per permettere il corretto sviluppo dell’organismo dei bambini. Significa che un’altra parte del mondo va letteralmente contenuta nel suo nevrotico e compulsivo approvvigionamento di cibo. Non sarei così categorica nel parlare di alimentazione se la malnutrizione che riguarda bambini e adulti non fosse ancora un grave problema di salute pubblica mondiale. Quando parliamo di malnutrizione ci riferiamo sia a sottonutrizione, si introducono meno nutrienti di quelli consigliati per un corretto sviluppo dell’organismo, che ipernutrizione, gli stessi nutrienti sono introdotti oltre il necessario e spesso senza criterio. I paesi in via di sviluppo, per esempio, si trovano nella assurda situazione di sperimentare entrambi queste anomalie. Sottonutrizione e anemia e sovrappeso e obesità, le cui percentuali sono aumentate in maniera significativa negli ultimi 20 anni. I paesi sviluppati invece, già da tempo, devono fronteggiare l’epidemia di obesità che opprime l’occidente, interessando fasce sempre più giovani. 

COSA SI PUÒ FARE NEL CONTRASTARE LA MALNUTRIZIONE?

Attendendo politiche nazionali motivate che la ostacolino più che rimanere indifferenti, si può iniziare dall’istruzione di ogni individuo. Ragazze e ragazzi devono essere avviati ad acquisire strumenti che saranno loro utili per tutta la vita. Per iniziare:

— Tenere il proprio peso sotto controllo, senza ossessioni, ma consci che quel peso è tanto più giusto quanto è il risultato di un armonioso bilanciamento dei giusti nutrienti.

— Mantenersi attivi, praticare uno sport, andare in montagna, approfittare di ogni momento per camminare a piedi.

— Prediligere cereali integrali e legumi, assaggiando tutti quelli che oggi abbiamo a disposizione.

— Assicurarsi almeno un paio di porzioni di verdura e un paio di frutta durante la giornata, imparando a riconoscere quale è di stagione e pretendendola. 

— Prediligere i cibi freschi a quelli conservati e industriali.

— Idratarsi con attenzione mediante semplice e importantissima acqua.

— Imparare a riconoscere i grassi e prediligere quelli giusti come quelli dell’olio Extra Vergine di Oliva, ricco in un potente antiossidante quale la vitamina E.

— Ricordare che meno è meglio quando parliamo tanto di zuccheri semplici o sale.

— Evitare bevande zuccherine e alcol che in un organismo in costruzione fanno danni irreparabili.

— Evitare di affezionarsi a un cibo e mangiarlo sempre. 

— Evitare di assumere integratori miracolosi o di seguire diete eccentriche e particolarmente stressanti con lo scopo di perdere del peso. La perdita di peso così come la corretta acquisizione dello stesso, sono il risultato di un bilanciamento armonioso di quel che mangiamo. Soprattutto dobbiamo fare in modo che le donne acquisiscano le regole di base di una sana nutrizione e la trasmettano come una cassa di risonanza.

LA MALNUTRIZIONE PUÒ INIZIARE DAL CONCEPIMENTO

Le carenze nutrizionali in gravidanza possono avere conseguenze sulla vita della madre e dei bambini. Una crescita fetale inadeguata può influenzare le capacità cognitive del bambino, determinare difficoltà di crescita e sviluppo, aumentare il rischio di sviluppare disturbi cardiovascolari e metabolici da adulti. Un’alimentazione inadeguata nella prima infanzia può ritardare la maturazione sessuale e la crescita fisica, che è necessaria per raggiungere il pieno potenziale di sviluppo come adulto. Nell’adolescenza può limitare lo scatto di crescita che richiede una rapida espansione dei tessuti. Istruire e nutrire le donne è necessità improrogabile. Per loro stesse, più soggette a carenze nutrizionali rispetto ai maschi, e per i loro figli. Nella diffusione di buone abitudini alimentari scuole, gruppi di comunità, organizzazioni giovanili, centri sanitari e mass media potrebbero giocare un ruolo importante. E naturalmente la famiglia.

L’IMPORTANZA DELL’AMBIENTE FAMILIARE NELLA FORMAZIONE DELLE ABITUDINI DI BAMBINI E ADOLESCENTI

La psicologa dello sviluppo Diana Baumrind, nota per le sue ricerche sugli stili genitoriali, individuò quattro prototipi parentali: autorevoli, autoritari, permissivi e infine il tipo negligente. I genitori autorevoli sono esigenti e reattivi e sono caratterizzati da alti livelli di controllo ed empatia: osservano il comportamento del bambino e trasmettono indicazioni chiare senza ricorrere ad approcci invadenti o restrittivi. I genitori autoritari pretendono e indirizzano con bassi livelli di confronto; mostrano alti livelli di controllo, ma al contrario mostrano livelli più bassi di empatia. I genitori permissivi hanno meno probabilità di essere esigenti e di richiedere un comportamento maturo; tendono ad essere indulgenti ed evitano il confronto. I genitori assenti o indifferenti non sono né esigenti né reattivi. Da queste osservazioni è emerso che genitori autorevoli permettono ai bambini di sviluppare i più alti livelli di autoefficacia, autodisciplina, maturità emotiva e miglioramento dei loro comportamenti alimentari. Le pratiche alimentari autoritarie, come quelle restrittive, risultano controproducenti per i bambini che sviluppano una minore capacità di regolarsi da soli e sono più a rischio di obesità. Inoltre un controllo eccessivo sull’alimentazione di un bambino ignora che egli ha una sua propria esperienza anche dei cibi su cui si basano le sue idee e preferenze. Non tutti i bambini percepiscono il gusto allo stesso modo. Questo dipende dai loro geni ma anche dalla loro vita fetale.

L’EDUCAZIONE AL GUSTO E LIQUIDO AMNIOTICO

Il riconoscimento dei gusti e degli odori si sviluppa prima della nascita durante lo sviluppo fetale, poiché il feto ingoia liquido amniotico, che viene aromatizzato dalla dieta della madre, compresi composti aromatici come aglio, anice e cipolla. Dopo la nascita, i lattanti allattati al seno sono ancora esposti ai sapori della dieta materna. Al contrario, i lattanti nutriti con prodotti artificiali imparano a preferire un profilo aromatico unico e possono presentare difficoltà, in seguito, ad accettare una dieta varia. Pur tuttavia la pazienza rimane lo strumento indispensabile. I bambini tendono a richiedere fino a 15 proposizioni di un nuovo alimento prima che lo ritengano “fidato” e quindi da poter assaggiare e altre 10-15 esposizioni per comprenderlo e gradirlo. Naturalmente la probabilità che un determinato cibo venga offerto è spesso legata alle preferenze del genitore. Se i genitori stessi hanno una dieta ristretta, molti alimenti non appariranno sul tavolo in un numero di occasioni adeguato per consentirne la presa di confidenza. Gli stessi pasti in famiglia risultano determinanti. Esiste una relazione positiva tra frequenti pasti in famiglia e un maggiore consumo di alimenti sani (ad esempio frutta, verdura e alimenti ricchi di calcio). Soprattutto se l’alternativa al pranzo in casa è la frequentazione di fast food. Attenzione anche alla televisione, ora e per sempre, ma soprattutto durante i pasti! La televisione può trasmette abitudini alimentari malsane attraverso pubblicità e programmi e chi la guarda può avere maggiori probabilità di mangiare troppo e male. Infine non sottovalutiamo l’associazione tra il livello di istruzione materno e un sano comportamento alimentare nei bambini e negli adolescenti. La povertà, l’analfabetismo, lo scarso status sociale e la disparità nella società sono culle per la malnutrizione. Occuparsi di debellarli significa permettere che ragazze e ragazzi di tutto il mondo possano alimentarsi adeguatamente. Possano avere una possibilità. Che poi è una possibilità concessa a tutte le generazioni che li stanno a guardare.

BIBLIOGRAFIA

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Thomas N. Robinson et al.: Media Exposure and Obesity in Children and Adolescents — Pediatrics — 2017

Xiaozhong Wen et al.: Sociodemographic differences and infant dietary patterns — Pediatrics — 2014

per citare questo articolo

Marianna Borriello:

Alimentare futuro,

n. 23 - Nutrimento,

ISSN 2611-0210 Orione Cartaceo; ISSN 2611-2833 Orione online in formato accessibile

In questo numero

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Un’intima intervista con la chef stellata Rosanna Marziale. Con lei parlare di cibo significa parlare di poesia, emozioni, sentimenti, legami. L’obiettivo della sua cucina è quello di nutrire secondo materie prime di indiscussa qualità senza dimenticare il modo, la forma e i tempi in cui proporre piatti che diventino momenti di vita da ricordare.