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gino strada a un convegno emergency

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I diritti umani 70 anni dopo

18 Aprile 2019
«Il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali e inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo».
gino strada a un convegno emergency

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I diritti umani 70 anni dopo

18 Aprile 2019
«Il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali e inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo».

A dicembre, la Dichiarazione universale dei diritti umani ha compiuto settant’anni. In quella carta, nata subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale, ci è stata data una ricetta per uscire dalla spirale delle guerre e costruire un mondo giusto e libero. Già nel Preambolo di quel documento, la costruzione dei diritti umani è stata identificata come l’ingrediente fondamentale di un mondo finalmente in pace. Nonostante l’umanità abbia fatto progressi nel campo della scienza, della tecnologia, dell’arte, non ha voluto fare poche scelte semplici: dare a chi ne ha bisogno un tetto, cibo, cure mediche e istruzione. Stati e governi si erano allora impegnati a promuovere questi diritti, ma sono passati settant’anni e quella carta è diventata carta straccia: a oggi, non uno degli Stati firmatari ha tenuto fede ai propri obblighi. È forse per questo che ci troviamo in un mondo che invece di andare verso la pacificazione, la prosperità, la felicità, va verso l’odio, la violenza, il razzismo. Stiamo percorrendo esattamente la direzione opposta a quella indicata nella Dichiarazione universale, tradendone il principio fondamentale: il riconoscimento della libertà e dell’eguaglianza di ogni essere umano. Riconoscere questi valori è necessario per non ripetere gli errori del passato, per non doverci trovare ancora una volta a chiederci: «Com’è potuto succedere?». Com’è potuto succedere che in Europa ci siano stati stermini programmati scientificamente? Come è potuto succedere di trovarci in qual baratro di disumanità, di violenza, di brutalità? Non è stato un fatto improvviso: è successo un giorno dopo l’altro. È successo perché, ogni volta, ci si è girati dall’altra parte e non si è dato importanza a quello che accadeva sotto gli occhi di tutti.Oggi, in Europa e nel nostro Paese, vengono propagandate violenza e paura: l’odio per il diverso prevale sullo spirito di fratellanza, la solidarietà è considerata reato, l’aiuto viene tacciato di buonismo. Ma per fortuna c’è anche chi non la pensa così, e siamo in molti. Facciamo sentire anche la nostra voce. È tacere, arrendersi all’indifferenza, la cosa più pericolosa che possiamo fare oggi. 

Per gentile concessione di Emergency: il testo riportato è pubblicato a pag.1 del numero 89 della rivista trimestrale di Emergency del dicembre 2018

per citare questo articolo

Gino Strada:

I diritti umani 70 anni dopo,

n. 16 - I supereroi,

ISSN 2611-0210 Orione Cartaceo; ISSN 2611-2833 Orione online in formato accessibile

In questo numero