Il codice di letto-scrittura braille, ideato nel 1824 dal giovanissimo Louis Braille, rappresentò una vera e propria rivoluzione per l’accesso al mondo della conoscenza e della cultura per le persone non vedenti. Prima del codice si insegnava a leggere con il metodo Haüy, adeguamento a rilievo della scrittura tradizionale, ottenuto pressando un filo di rame su un lato della carta per imprimere le varie lettere. Il sistema di Haüy però limitava la lettura e impediva la riproduzione, non considerando la differenza sostanziale tra percezione visiva e percezione tattile. La necessità di leggere e scrivere come gli altri, ma con modalità adeguate alle leggi della tattilità, spinse il giovane Louis a rivendicare il diritto di leggere e scrivere. Il nuovo codice doveva essere facile da imparare, da riprodurre e da utilizzare. Una rivoluzione copernicana per l’epoca, che ha permesso alle persone con disabilità visiva non solo di avere accesso alla cultura, ma anche di produrla e di diventare parte integrante del mondo del sapere. Oggi i puntini di cui il codice si compone sono presenti quasi ovunque: sui farmaci, sulle tastiere degli ascensori, su prodotti alimentari, ricordandoci quanto sia importante dare a tutti le medesime opportunità nel rispetto delle diversità.
XIII Giornata nazionale del Braille
19 Febbraio 2020
Il 21 febbraio 2020 ricorre la XIII giornata Nazionale del Braille, istituita il 3 agosto del 2007 con la legge n. 126/2007. La giornata è un momento di incontro e riflessione nei confronti delle persone con disabilità visiva.
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Firmato il protocollo di intesa che ci include nella rete “Campania tra le mani”.